giovedì 24 novembre 2016

Amerio 1946

Grazie ad Alberto, che ci presenta la sua Amerio del 1946, elegante furgoncina post-bellica, con freno posteriore interno e, conservando il suo bel piemontesismo, cerchi di bosco.
Fine restauro filologico per questa particolare Amerio balloncina per signora; come è noto, in Piemonte non si butta mai via nulla e anche l’Amerio non era amena a questa filosofia. Sicuramente il telaio risale alla fine degli anni ’30: lo si può evincere dalla testa della forcella tipica di quel decennio (per poi cambiare nel decennio successivo) e dai tubi di grosso diametro. Telaio recuperato dai magazzini e successivamente marcato nel 1946 (seriale 43606). Molto probabilmente questa pratica è spiegabile dal fatto che questo modello era molto meno diffuso e quindi di minore successo commerciale rispetto alle classiche balloncine, questo può spiegare le rimanenze nei depositi di Felizzano.
Passiamo ai componenti: pedali, mozzi e pedivelle marcati Amerio, cerchi in legno Baruzzo, gruppo luce Radsonne, manubrio Confalonieri con manopole in corno a due pezzi (fondo di magazzino), sella in pelle imbottita Lario/Amerio, gemma in vetro sfaccettato, bronzino Comet, paraveste d’epoca e infine copertoni Michelin 26x1 ¾ (47-571)





















 

lunedì 21 novembre 2016

Ciclo Italia 1934

Grazie a Filippo, che ci apre la porta della sua antica soffitta di ricordi: l'atmosfera è quella giusta, di una soffitta centenaria con pavimento in legno e là, a riposare, la bicicletta della bisnonna, ferma da almeno cinquant'anni, illuminata da una finestra che infonde qualche raggio di luce naturale, affacciata su di un'epoca antica. Ciclo Italia da donna del 1934, prodotta dalle rinomate Off. Umberto Dei di Milano, perfettamente integra e conservata, con fanaleria e gommini dei pedali risaltenti alla fine degli anni '50, per adeguamento di legge, che tanto spesso capita di trovare.




martedì 15 novembre 2016

Taurus LAUTAL anni 40

Grazie a Ferdinando, che ci mostra questa sua autentica e ottimamente conservata Taurus mod. LAUTAL degli anni '40, con freni a bacchette interne, cavallotti in alluminio, pedali Taurus in alluminio, mozzi in ferro con flange in alluminio

I cerchi non sono gli originali, ma ho voluto preservare i raggi rinforzati sul posteriore, dato che non è la prima Lautal che vedo ad aver subito questa modifica.
Interessante il campanello UNUS con carica a molla capace di suonare per diversi minuti, se caricato bene tramite il manettino di azionamento.







lunedì 14 novembre 2016

Valetti. Il campione dimenticato

dall'ASSOCIAZIONE CULTURALE H12

Con la presente vorremmo segnalare l’uscita in DVD del documentario Valetti. Il Campione Dimenticato”, una preziosa testimonianza video sul ciclismo italiano prima della Seconda Guerra Mondiale e sul fuoriclasse piemontese Giovanni Valetti (1913-1988), che vinse due Giri d’Italia consecutivi, sconfiggendo Gino Bartali.

Il film dura 63 minuti e contiene interviste a familiari del campione, a giornalisti sportivi e a vari esperti di ciclismo storico, per delineare meglio aspetti quali: le caratteristiche tecniche delle biciclette dell’epoca, la popolarità del ciclismo, il contesto storico del fascismo e dell’Europa scossa da venti di guerra, l’alimentazione e il doping, i campioni e le rivalità dell’epoca.

Il film ha vinto numerosi premi nei film festival a tematica sportiva nei passati anni.

Qui di seguito il link al trailer:


Il documentario è visibile ON DEMAND sulla pagina di Vimeo. E' possibile acquistare il DVD su Amazon o contattando direttamente l’H12 FILM ad un prezzo di 10 € (spedizione inclusa in Italia) all'indirizzo info@h12.it

Il film è sottotitolato in lingua inglese.

Con la preghiera di massima diffusione.

Cordialmente
Damiano Monaco

H12 FILM

Tel. (+39) 338.7310210
E mail : info@h12.it
Web: www.h12.it

sabato 12 novembre 2016

Cycles Clément 1902-3

Da Simone Lamacchi, un salto indietro nel tempo velocipedistico di oltre un secolo, una macchina antica e straordinaria:

Cycles Clément 1902/3

Eleganza francese belle epoque per questa macchina Cycles Clément databile 1902/3, telaio paurosamente gigante, 66 centimetri, linee e sinuosità di sopraffino sguardo letale.
Pedali, manubrio, movimento centrale, pedivelle, mozzi… Cycles Clément è stampigliato ovunque e le dona quella genuinità che la rendono quasi unica.
Una semplice pulita e sgrassata e basta… la Clementona l’ho lasciata quasi semplicemente “dans son jus” così come è uscita dal granaio, nemmeno smontata... nulla... solo due copertoni nuovi crema per renderla roulante e che piacere… i cerchi in legno le donano quel tocco in più compresi i centenari tarli.
Gran funzionalità anche per il freno a retropedalage, un Eadie ancora incredibilmente efficace ed affidabile, da non credere.
Per pedalarci devo far le mie… visti i miei 171 centimetri d’altezza ma nulla mi può fermar da li sopra…. simbolo da primato per la grandeur francese di inizio ‘900.
Buone pedalate a tutti
Simone