monsieur Lagriffe non certo è uomo di lascivi bagordi. da un po' di tempo tuttavia è quotidiana un'allegria febbrile. alle gambe. è nato scalzo, coi mocassini in testa e. ora che se li può permettere ai piedi, gli par che stoni di levarli alla prima occasione. per lui son comodi comunque. ma qualcosa va strano. stasera cammina scalzo sul legno caldo di casa e par che sfuggano al controllo le dita al suono del grammofono, se pur seduto. lungo le strade, in fermento, di giorno, resta elegante ed impostato il portamento. ma, dentro agli occhi, come da finestrini d'una macchina volante, per giuoco, osserva intorno il bimbo curioso in cerca della vita. via, si esce stasera. 'la mi porta a sentire un po' di musica di pianoforte. dice che è più veloce del solito. qualcosa va strano, da un po' di tempo. Lagriffe sorride. e l'aria che entra nei polmoni, come le parole della gente che incontra, sono sempre fresche. in bicicletta. il primo giro di pedale. non s'immaginava l'avrebbe portatato così libero. così leggero. lontano
giovedì 25 novembre 2010
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2 commenti:
E' passata un epoca nel frattempo, la bohéme va finendo, Lagriffe restaurando, rotalando, scrivendo.
Chapeau
Jim
UAO finalmente ti sei deciso a toglier un pò di ruggine....complimenti entusiasmant !!!
Hola Zagor
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