Lunghe ore, per momenti di grande antichità in officina, con questo sublime ferro di centoundici anni!
Le condizioni di ritrovamento erano dense di ruggine, ma tutto quanto si è lasciato smontare abbastanza agevolmente, tornando in scorrevolissima forma su sfere nuove. La vernice è stata ravvivata su richiesta del proprietario.
Ruote originali 28 5/8 (700 C) con 32 raggi per l'anteriore e 40 posteriore, su cerchi in ferro stretti, freno a tampone con molla di richiamo interna alla forcella, reggisella ad espander, pedali a sega e centro intero originali, tendicatena con scorrimento a slitta. Una bicicletta compatta e slanciata, al contempo solida e leggera, tanto buona, studiata e curata tecnicamente, da potersi pedalare intensamente su strade di ogni tipo e oltre un secolo di vicissitudini.
Pedivelle Bianchi lunghe 175 mm CENTRO-CENTRO, pedali a sega originali.
Entrambi i mozzi scorrono su piccole sfere da 5/32, 3.97 mm!
Il filetto del mozzo posteriore per la ruota libera è decisamente più piccolo dello standard: diametro 28 mm, che porta una ruota libera classica da 34 mm avvitata su riduttore filettato e già ben martellato in passato! Entrambi i mozzi originali, ritrovati sulla bicicletta, sono a corpo cilindrico, riportano il numero 8 inciso sul corpo centrale, appena sotto l'oliatore. Le biciclette Bianchi da viaggio dello stesso periodo portano ancora mozzi "bombati" fino al 1910/11 e forse solo in seguito mozzi come questi; è possibile che sulle biciclette da corsa si fosse in anticipo come tecnologia, considerando che questi mozzi hanno caratteristiche tecniche peculiari - vedi diametro delle sfere e sede per la ruota libera - e sono stati ritrovati montati sulla bicicletta completa da ferrovecchio, non maneggiata.
Freno posteriore a fascetta ritrovato sulla bicicletta.
Le condizioni di ritrovamento erano dense di ruggine, ma tutto quanto si è lasciato smontare abbastanza agevolmente, tornando in scorrevolissima forma su sfere nuove. La vernice è stata ravvivata su richiesta del proprietario.
Ruote originali 28 5/8 (700 C) con 32 raggi per l'anteriore e 40 posteriore, su cerchi in ferro stretti, freno a tampone con molla di richiamo interna alla forcella, reggisella ad espander, pedali a sega e centro intero originali, tendicatena con scorrimento a slitta. Una bicicletta compatta e slanciata, al contempo solida e leggera, tanto buona, studiata e curata tecnicamente, da potersi pedalare intensamente su strade di ogni tipo e oltre un secolo di vicissitudini.
Pedivelle Bianchi lunghe 175 mm CENTRO-CENTRO, pedali a sega originali.
Entrambi i mozzi scorrono su piccole sfere da 5/32, 3.97 mm!
Il filetto del mozzo posteriore per la ruota libera è decisamente più piccolo dello standard: diametro 28 mm, che porta una ruota libera classica da 34 mm avvitata su riduttore filettato e già ben martellato in passato! Entrambi i mozzi originali, ritrovati sulla bicicletta, sono a corpo cilindrico, riportano il numero 8 inciso sul corpo centrale, appena sotto l'oliatore. Le biciclette Bianchi da viaggio dello stesso periodo portano ancora mozzi "bombati" fino al 1910/11 e forse solo in seguito mozzi come questi; è possibile che sulle biciclette da corsa si fosse in anticipo come tecnologia, considerando che questi mozzi hanno caratteristiche tecniche peculiari - vedi diametro delle sfere e sede per la ruota libera - e sono stati ritrovati montati sulla bicicletta completa da ferrovecchio, non maneggiata.
Freno posteriore a fascetta ritrovato sulla bicicletta.
2 commenti:
Bellissima ! Che modello è?
Modello D1
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