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domenica 9 dicembre 2018

Wolsit ultracentenaria

Quando si va tanto indietro nel tempo, è molto raro trovare biciclette complete e comunque assai di rado capita perlomeno di trovarle a metà! Quando i riferimenti sono pochi o nulli, comprendere e rimettere in ordine questo tipo di reperti può richiedere anni di pazienza, più abbondante nell'approccio collezionistico che in quello commerciale.
Insomma, dopo sette anni dal recupero, ho trovato finalmente un senso a questa bicicletta, che si compone di due principali momenti storici: la base è una Wolsit da corsa degli anni dieci, il manubrio è un aggiornamento da viaggio degli anni venti.
Eccola dunque rimessa in ordine, nell'attesa di futuri affinamenti e restauro conservativo.
Telaio slanciato con forcella a foderi dritti, su ruote sport/corsa 700 C, mozzi Wolsit con 32 raggi per la ruota anteriore e 40 per la posteriore, cerchi in ferro stretti 32 mm, parafanghi stretti a schiena d'asino, freni a fascetta con comandi a leve rovesce, manopole in cartone pressato rivestite con celluloide, aste dei parafanghi vincolate al telaio e non alle ruote, porta-pompa a fascetta.


Pedali Wola in ferro a centro intero, stanca catena e ruota libera Wola, marchio utilizzato dalla Wolsit per i ricambi. Tendicatena Wolsit per cui il telaio porta una slitta di scorrimento, chiodini di posizione e dadi dei mozzi con boccole a scomparsa nei tendicatena, telaio e forcella.


sabato 21 aprile 2018

Maino 1924

Bicicletta sportiva Maino del 1924, con freni a leve rovesciate, modello D su telaio a congiunzioni visibili: se pur si tratti di tecnologia quasi centenaria, la bicicletta si presenta leggera e maneggevole, su ruote 28 5/8 e cerchi in ferro stretti 34 mm, mozzi Maino senza spostamento per il carter, corona a 44 denti, pedali a sega in ferro Maino, parafanghi stretti, grande copricatena leggero e asportabile. Questo raro tipo di freni, molto diffuso in Italia fino agli anni '20, se pur in grado di funzionare bene è stato spesso rimpiazzato da manubri "roller" a bacchette rigide oppure freni a ganascia, per renderne più agevole la manutenzione: le estremità dei due cavi vanno stagnate all'interno di due piccoli tiranti a vite, che s'innestano alla parte terminale della freneria, per cui la loro sostituzione è tutt'altro che immediata... un po' la stessa sorte dei coevi carteroni.
Mozzi Maino di derivazione Peugeot e/o SIAMT, a chiocciole registrabili, ruota libera Perry e catena Renold's.

lunedì 5 giugno 2017

Triumph Imperial ANNI 20

Grazie a Franco di Verona, che ci presenta, dopo restauro conservativo, questa rara e completa bicicletta di pregio Triumph mod. 30 Imperial degli anni '20!
Freni a leve rovesce, posteriore basso con trasmissione a cavo, movimento centrale "eccentrico", parafanghi a schiena d'asino, raffinate teste di forcella a sfera, carter a bagno d’olio, bloccasterzo, manopole in osso a due pezzi, sella Brooks, gruppo luce Berko mod. D, copertoni Pirelli Stella 28 1/2, pompa originale Triumph, n. di Telaio 64304; sono ancora presenti le decalcomanie e filettauture gialle e rosse originali!




















martedì 14 febbraio 2017

Gremo 1942

Grazie a Francesco, che ci presenta questa sua raffinata bicicletta sportiva piemontese Gremo del 1942 in ottime condizioni di conservazione.
La bici risale ad una produzione artigianale (vedi numero 16 su telaio e forcella). Superleggera con perno e chiavelle forate, parafanghi, carter, manubrio e perfino tubo sella in alluminio! Mozzi SIAMT, pedivelle e corona Way - Assauto, catena e ruota libera Caimi, pedali FOM e freni Balilla. La cosa incredibile e' la targhetta sullo sterzo con numero e nome del proprietario e il riferimento agli stabilimenti FIAT!